Come affrontare una sessione
Alcuni consigli un po' più pratici
- Partecipare regolarmente alle lezioni e prendere appunti rappresenta il primo passo per comprendere come prepararsi al meglio per l’esame, identificando i possibili argomenti di interesse del docente e il tipo di domande che potrebbero essere sottoposte in sede di esame. Riprendere e schematizzare i concetti principali dagli appunti presi in aula facilita non solo il ripasso delle lezioni, ma anche l’acquisizione dei contenuti durante la fase di studio.
- È essenziale porre domande ai docenti per chiarire eventuali perplessità riguardo ai contenuti del corso, evitando così di giungere all’esame impreparati e di affermare di non essere stati a conoscenza di alcune parti del programma o di non averle comprese. A tale scopo, è possibile richiedere ricevimenti o revisioni con i docenti, sia individuali sia di gruppo, per approfondire gli argomenti di studio.
- Organizzare bene il materiale d’esame (slide, appunti, articoli etc.), anche durante il periodo delle lezioni, è cruciale, poiché semplifica la fase di studio. Prepararsi con anticipo o ripassare in modo costante e regolare è senza dubbio più efficace rispetto a uno studio intensivo dell’ultimo minuto pochi giorni prima dell’esame. È ottimale ripassare gli schemi delle lezioni o esercitarsi nella ripetizione orale per strutturare un discorso chiaro e coerente sui temi trattati dal docente.
- Affrontare una sessione di esami richiede un’accurata pianificazione. È necessario considerare l’ordine in cui sostenere gli esami, in modo da poter dedicare adeguato tempo e attenzione a ciascun esame secondo il proprio metodo di studio. In una sessione di durata di due mesi, sostenere tutti gli esami nel primo appello non è sempre la strategia più vantaggiosa; è preferibile separare gli esami in diversi appelli e concentrarsi maggiormente sulla preparazione del materiale.
- È possibile consultarsi con i propri colleghi e chiedere come si sono svolte le prove negli appelli precedenti a quello in cui si è iscritti. La raccolta di esami passati o simulazioni, così come l’analisi delle domande più frequenti, consente di prepararsi su temi ricorrenti (anche se non bisogna tralasciare il resto!) Nel caso di verifiche orali, è generalmente consentito assistere agli esami dei propri colleghi, ma è opportuno premurarsi di quali siano le normative in merito (oltre a chiedere al proprio collega se sia disponibile: gli spettatori possono creare ansie e preoccupazioni). Assistere all’esame di un collega può aiutare a familiarizzare con la struttura dell’esame, le dinamiche e la gestione dei tempi, permettendo inoltre di valutare criticamente la propria preparazione personale.
- In sessione rimane fondamentale prendersi cura di sé stessi: dedicarsi allo studio è importante, ma non a scapito del proprio benessere. Un adeguato riposo, un’alimentazione equilibrata e attività fisica sono elementi essenziali per mantenere la mente vigile e reattiva.
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Quando si studia non si è mai da soli: tutti gli studenti vivono le stesse esperienze e le stesse preoccupazioni. L’interazione con i colleghi o con i tutor accademici offre un prezioso supporto motivazionale e aiuta a individuare i punti deboli della propria preparazione, consentendo di correggere eventuali lacune grazie al confronto tra varie strategie didattiche.
Metodo di studio
Comprendere il proprio metodo di studio richiede un processo di sperimentazione e di auto-analisi. È possibile avvalersi dei consigli dei tutor didattici o di consulenti per l’orientamento, i quali possono suggerire tecniche di studio più efficaci. Per individuare il metodo di studio più adatto, è possibile:
- Analizzare le proprie abitudini e riflettere su come si studia (se si prendono appunti, se si preferiscono schemi o ascoltare delle registrazioni, etc.)
- Sperimentare diverse strategie, come il metodo del pomodoro (che consiste nell’alternare sessioni di studio di 25-30 minuti seguite da brevi pause di 5 minuti, con una pausa di 15-30 minuti dopo 4 cicli), o il metodo Cornell per l’organizzazione degli appunti.
- Identificare i momenti di maggiore concentrazione e produttività: alcune persone studiano meglio al mattino, altre alla sera; alcune necessitano di un ambiente silenzioso, mentre altre possono concentrarsi meglio tenendo della musica di sottofondo. È utile tentare diverse combinazioni per scoprire l’orario, l’ambiente e le modalità più favorevoli per il proprio studio.
- Chiedere feedback ai colleghi o a studenti più esperti.
È importante ricordare che ciascun individuo ha metodi di studio diversi e che non esiste un approccio universale per la preparazione di tutti gli esami. Rimanere flessibili e comprendere come adattare il proprio metodo alle circostanze è fondamentale per viversi bene la sessione.
E quando si hanno "troppi" esami?
Affrontare una sessione con esami sovrapposti o troppo ravvicinati richiede organizzazione e l’importante è essere in grado di valutare le proprie attitudini e, in ogni caso, non farsi prendere dal panico.
- Per gestire al meglio la situazione bisogna valutare le proprie priorità, analizzando quali esami sono più importanti o più complessi e stilando una lista (mentale o cartacea) che consideri il carico di studio, i CFU, le propedeuticità, e l’eventuale incidenza sul percorso accademico.
- Una buona pratica consiste nel dare priorità alle prove in itinere, poiché esse permettono una preparazione costante e una distribuzione equilibrata del carico di studio. Tuttavia, è necessario considerare la validità temporale di tali prove, verificando se ci sia la possibilità di doverle ripetere dopo un certo periodo, se si procrastina o si rimanda troppo a lungo la data dell’esame finale.
- È necessario informarsi e vedere se gli esami si ripetono in un altro appello o nella sessione successiva, decidendo quali sostenere e quali rimandare, basandosi sul proprio stato di preparazione e sulle proprie tempistiche di studio. È importante essere strategici nello studio e concentrarsi sul carico di lavoro che si può sostenere davvero, piuttosto che disperdere le proprie energie nella speranza di riuscire a fare tutto.
- Se due o più esami si sovrappongono, può essere conveniente provare a mandare una mail ai rispettivi docenti, spiegando la situazione. A volte, i professori possono concedono di far sostenere l’esame in un momento diverso della stessa giornata, il giorno successivo o in un’altra modalità. Lo svolgimento di due esami in uno stesso giorno è comunque sconsigliato: è preferibile procedere concentrandosi prima su un esame e successivamente su un altro.
- Se gli esami sono ravvicinati, può essere utile simulare il contesto degli esami o utilizzare schemi per valutare il livello della propria preparazione. Gestire lo stress e prevenire il sovraccarico cognitivo (o burnout) è essenziale durante i periodi intensi di preparazione, perciò non bisogna dimenticarsi di preservare il proprio equilibrio personale e benessere mentale.
Come non scoraggiarsi durante la sessione?
Con il giusto approccio è possibile superare i momenti di difficoltà, anche se durante la sessione non scoraggiarsi può sembrare un’impresa insormontabile.
- È necessario ricordarsi del proprio obiettivo: riflettere sul motivo per cui si è scelto un determinato percorso di studi o sulle proprie ambizioni professionali future può aiutare, senza dimenticarsi che a prescindere la formazione è un valore, che contribuisce alla crescita sia personale sia come cittadini consapevoli e informati.
- Cercare di non sentirsi sopraffatti: è possibile provare a porsi dei mini-obiettivi e vedere se essi sono in grado di facilitare lo studio o favorire la motivazione, rendendola più costante.
- Le difficoltà sono una parte normale del processo di apprendimento, soprattutto in un contesto sociale che tende alla performatività e all’eccellenza. È utile concentrarsi sui progressi individuali e non perseguire la perfezione, accettando che il percorso non è sempre facile.
Fonti utili da consultare: un sommario
- Sito web dell’università e glossario accademico (se presente)
- Piattaforme di e-learning
- Bacheca degli avvisi dell’Ateneo o del proprio Corso di Studio
- Pagine personali dei docenti e pagine degli insegnamenti
- Uffici di orientamento o di supporto psicologico
- Tutor accademici
- Corsi di recupero, organizzati dall’università o da istituzioni partner