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Varie ed eventuali: risposte a domande comuni, ma non banali


Cosa succede se arrivo in ritardo all’esame? Posso entrare comunque?
La possibilità di partecipare all’esame in caso di ritardo dipende dal regolamento dell’Università e dalle disposizioni specifiche del docente. È possibile provare ad avvisare tempestivamente via mail il docente del proprio ritardo, spiegando l’inconveniente; non è, tuttavia, da considerarsi per certo che la comunicazione avvenga in tempi reali, essendo il docente impegnato nell’esame.
  • Se l’esame è scritto, è possibile che non si sia ammessi se la prova è già iniziata; si può verificare se ci sono altre sessioni del medesimo esame nella stessa giornata e chiedere gentilmente se è possibile accedere a quelle.
  • Se l’esame si svolge su una piattaforma online, l’accesso potrebbe essere negato. Qualora venisse comunque concesso il sostenimento dell’esame, probabilmente il tempo (essendo generalmente stabilito dalla piattaforma) sarà inferiore a quello originariamente previsto.
  • Se l’esame è orale, di solito è previsto un elenco con i turni; talvolta, è possibile che si venga riprogrammati durante la stessa giornata, se la disponibilità del docente lo consente.

Posso chiedere un rinvio dell’esame?
Se si ha un impedimento grave (come una malattia o problemi familiari), talvolta è possibile chiedere un rinvio, ma ciò può dipendere anche dalle disponibilità di un docente o dal tipo di esame. Qualsiasi bisogno speciale va concordato con il docente in largo anticipo. Inoltre, potrebbe essere richiesto di fornire documentazioni che attestino la propria situazione. In alcuni casi, parlando direttamente con il docente, si può trovare una soluzione alternativa, soprattutto se si tratta di esami orali (se i turni dell’esame sono pubblici, spesso è possibile scambiarsi direttamente con un proprio collega, se disponibile). In generale, se non si può sostenere un esame in una data specifica, la scelta più facile è iscriversi all’appello successivo, senza dover chiedere formalmente uno spostamento.

Come devo comportarmi se non so rispondere a una domanda?
È opportuno presentarsi all’esame con la sicurezza di essere preparati nel migliore dei modi. Talvolta, tuttavia, può capitare di avere momenti “critici”. La gestione di una difficoltà durante l’esame dipende dal tipo di prova, ma è fondamentale evitare il panico.
  • Se l’esame è scritto, può essere utile spostarsi temporaneamente su un’altra domanda per poi tornare su quella precedente. Se la risposta non viene in mente neanche in un secondo momento, si può provare a sviluppare un ragionamento basato sulle nozioni correlate che si possiedono. La dimostrazione che si ha una comprensione generale di un argomento può far ottenere un punteggio parziale. In ogni caso, non conviene assolutamente rispondere a caso o inventarsi una risposta senza basi concrete, perché ciò potrebbe infastidire il docente. Si consiglia di verificare sempre se gli errori comportano penalità nel punteggio finale.
  • Se l’esame è orale, la cosiddetta “scena muta” è probabilmente la peggiore delle casistiche, oltre a quella che fa più paura. Se il quesito non è chiaro, si può chiedere gentilmente al docente di riformulare la domanda. Se non si è in grado di rispondere in modo preciso, è possibile tentare di collegare argomenti pertinenti per dimostrare di aver riflettuto sull’argomento. Se, tuttavia, non si ha alcuna idea della risposta, è meglio ammetterlo (con educazione e compostezza), piuttosto che inventare una risposta o divagare senza senso, rischiando di provocare il disappunto del docente. Se il docente lo permette, si può chiedere in modo cortese di passare a un’altra domanda.

Posso correggere un errore durante la risposta senza penalità?
Di solito sì, ma dipende dal tipo di esame e dalle regole del docente. 
  • Se l’esame è cartaceo e la correzione è consentita, è possibile barrare la risposta errata e scrivere quella corretta accanto o su un altro foglio, avendo premura di segnalare a quale domanda si sta rispondendo. In ogni caso, la leggibilità della risposta e le modalità specifiche di correzione vanno rispettate. Se l’esame è a risposta multipla, è necessario verificare se sia possibile correggere le risposte, poiché spesso nei casi in cui viene utilizzata una griglia ottica non è consentita alcuna modifica. Se l’esame avviene su piattaforma online, si deve verificare con il docente se è possibile modificare le risposte prima della consegna.
  • Se l’esame è orale e ci si accorge di aver commesso un errore, è possibile correggersi autonomamente, senza aspettare che sia il docente a intervenire. Di solito, dimostrare che si è consapevoli di un proprio errore e avere le capacità di correggersi è considerato un punto di merito.

Come gestire il tempo durante un esame scritto per evitare di lasciare domande in bianco?
È importante capire come gestire il tempo durante un esame scritto e distribuirlo per rispondere a tutte le domande nel modo migliore. Alcuni suggerimenti includono:
  • Simulare a casa la prova d’esame, anche a più riprese, può essere utile per allenarsi nella gestione dell’ansia e imparare a rimanere calmi.
  • Leggere tutto l’esame prima di iniziare. Questo permette di farsi un’idea generale dei quesiti, di pianificare il tempo necessario per ogni sezione e di scegliere da quali domande partire. A seconda della propria preferenza può essere utile partire dalle domande con punteggio più alto o dai quesiti più facili, così da guadagnare tempo per rispondere a quelli più complessi e articolati.
  • Non soffermarsi troppo su una domanda, soprattutto se crea difficoltà o se non si conosce la risposta. Conviene passare ai quesiti successivi e tornare su ciò che si è incerti alla fine, solo se avanza tempo.
  • Le risposte dovrebbero essere concise, ma complete, evitando eccessive digressioni, a meno che non siano specificatamente richieste. Se resta tempo, è sempre utile rileggere e rivedere le risposte per ridurre la possibilità di commettere errori.
  • Prestare comunque attenzione allo scorrere del tempo, controllando regolarmente l’orologio. Talvolta, sono i docenti stessi a segnalare il tempo rimanente. Una volta scaduto il tempo, non conviene cercare di aggiungere dettagli al volo, poiché ciò potrebbe comportare errori dovuti alla fretta.

Se un argomento non è sul programma, ma è nel libro, devo saperlo?
Dipende. Se il libro è parte integrante del programma d’esame, è probabile che l’argomento debba essere studiato. È sempre consigliato verificare l’importanza dell’argomento con il docente o accertarsi che non siano state fornite indicazioni sulle parti o sulle pagine da approfondire. La chiarezza su questi aspetti può evitare malintesi e garantire che lo studio venga concentrato sugli argomenti rilevanti.


Se il testo fornito dal docente è in una lingua diversa dall’italiano, come mi comporto?
Se il testo richiesto per l’esame è in una lingua diversa dall’italiano, è consigliabile chiedere chiarimenti al docente stesso riguardo alle modalità di lettura e analisi del testo. Se non ci sono indicazioni specifiche e il corso non prevede un'analisi del testo in lingua, si può prendere in considerazione l’uso di traduzioni, eventualmente suggerite dal docente stesso, o glossari, tenendo presente che la comprensione accurata del contenuto del testo è fondamentale per superare l’esame con successo.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

03.11.2025

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