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1.1 La tesi di laurea

Che cos’è la tesi di laurea?

La tesi di laurea è un elaborato scritto nel quale viene trattato un tema affine al Corso di Laurea e al percorso di studi affrontato dallo studente. Il tema può essere eventualmente proposto dal candidato, ma deve sempre essere concordato con il relatore. La lunghezza della tesi varia a seconda del corso di laurea e si definisce in termini di “cartelle” (un foglio di 1800 battute spazi inclusi, suddivise in 30 righe circa). In generale, una tesi di laurea triennale è lunga almeno 35/40 cartelle, mentre una tesi magistrale ha una lunghezza di minimo 70 cartelle. Le regole variano a seconda del corso di studi e del professore: è importante confrontarsi con il proprio relatore. Generalmente, le tesi triennali corrispondono a un numero variabile da 6 a 12 CFU, mentre le tesi magistrali corrispondono a un numero variabile tra 18 e 30 CFU; in ogni caso, il peso specifico per un determinato Corso di Studi è presente nel piano di studi dello stesso.

Per consultare il regolamento didattico (art. 12) si rimanda a:

https://www.cl-llsi.unifi.it/vp-89-norme-e-regolamenti.html.

https://www.clm-llea.unifi.it/vp-89-norme-e-regolamenti.html.

 

Quanti tipi di tesi di laurea esistono?

Essenzialmente esistono due tipi di tesi: compilativa e sperimentale/di ricerca.

  1. Tesi compilativa: nella tesi compilativa l’obiettivo è raccogliere i risultati relativi a un determinato argomento già presenti nella letteratura critica di riferimento, illustrarli dettagliatamente e fornirne un’analisi. Non si tratta di un riassunto della bibliografia letta. È importante saper dare alla tesi un taglio critico-analitico, ovvero estrapolare dalla letteratura informazioni salienti, saperle contestualizzare, comprendere, analizzare e commentare. L’argomento scelto varia a seconda dell’ambito disciplinare in cui si scrive la tesi. Questo tipo di tesi prevede un lavoro di approfondimento della bibliografia primaria e secondaria di riferimento, poiché si lavora su materiale già esistente.
  2. Tesi sperimentale (o di ricerca): di taglio maggiormente innovativo, la tesi sperimentale cerca di partire da un’ipotesi di lavoro, una domanda non ancora risolta, e di apportare, sulla base di un’indagine empirica, dati che supportino l’ipotesi di lavoro o che, al contrario, la invalidino. Può contribuire alla stesura di una tesi di ricerca, ad esempio, la consultazione di materiale d’archivio (es. teatri, biblioteche, mediateche, emeroteche), sempre supportata da un ampio studio compilativo, oppure, soprattutto in ambito linguistico, la creazione di un corpus, cioè un insieme, una raccolta di testi selezionati per genere, tipologia o altro criterio sulla base degli scopi che ci si prefigge nel lavoro. Inoltre, affrontare un testo o un autore poco conosciuto consente di dare un taglio sperimentale alla tesi di laurea, come anche la formulazione di ipotesi innovative (es. suggerire una nuova interpretazione di un testo).

Due importanti considerazioni:

  • Mentre la tesi di tipo compilativo è più adatta per una tesi di laurea triennale, la tesi magistrale è auspicabile che sia di carattere sperimentale (o di ricerca).
  • Le due tipologie di tesi si intrecciano e si sostengono: non può esistere tesi di ricerca che non poggi le proprie basi su un completo lavoro compilativo. 

ULTIMO AGGIORNAMENTO

09.10.2025

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